Ognuno di noi può trovarsi in difficoltà in qualche momento della vita, difficoltà che ci fanno vivere con fatica delle situazioni e non ci consentono di agire e decidere al meglio, togliendoci spontaneità e serenità. A volte sono solo momenti di passaggio, in cui alcune problematiche appaiono quasi insormontabili, ma è in quei momenti che un aiuto esterno da parte di una persona esperta può dare quella spinta evolutiva e risolutiva che ci manca, senza per questo rischiare di sentirsi etichettare come persone patologiche.
Nella mia attività mi capita spesso, quindi, di affiancare le persone per un breve periodo di supporto che può riportare alla condizione di benessere, oppure a un consolidamento dopo una riabilitazione per solidificare i risultati ottenuti.
Dagli Atti tipici della professione di psicologo – Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, leggiamo: […] Il sostegno psicologico è un intervento il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita dell’individuo e degli equilibri adattivi in tutte le situazioni (di salute e di malattia), nelle quali ciò si rileva opportuno, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione, e che necessita della stesura del bilancio delle disabilità, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonché delle richieste e delle risorse dell’ambiente.